I neuroni specchio

La Dott.ssa Alessandra Del Carlo ha presentato in data 09/06/10, nell’ambito delle Giornate pisane di Farmacotossicodipendenza organizzate dall’Istituto di Scienze del Comportamento “G. De Lisio”, una relazione dal titolo “Neuroni Specchio”.

I”neuroni specchio” (sistema mirror) rappresentano una particolare tipologia di neuroni scoperti all’inizio degli anni novanta presso l’Istituto di Fisiologia dell’Università di Parma (Rizzolatti et al., 1996; Gallese et al., 1996). Questi neuroni, originariamente identificati nella corteccia premotoria dei macachi, hanno particolari proprietà chiamate visuo-motorie: questi neuroni, infatti, si attivano sia quando vengono eseguite azioni finalizzate a uno scopo (ad esempio afferrare un oggetto), ma anche quando si osservano le stesse azioni eseguite da altri individui. Tecniche di neuroimaging (PET e Risonanza Magnetica Funzionale) hanno permesso di evidenziare che il sistema specchio è presente anche nell’uomo ed è situato nella parte inferiore della corteccia parietale, in larga parte della corteccia premotoria e nell’area del linguaggio di Broca. Anche nell’uomo l’osservazione di un’azione induce l’attivazione del circuito nervoso deputato a controllarne l’esecuzione e, pertanto, un’automatica simulazione della stessa azione nel cervello dell’osservatore: l’attivazione dei neuroni specchio è in grado di generare una rappresentazione motoria interna dell’atto osservato, che da una parte facilita la comprensione implicita delle azioni eseguite da altri e dall’altra è alla base della possibilità di apprendere via imitazione.

Esperimenti successivi, volti ad approfondire le proprietà funzionali di questi neuroni , hanno evidenziato che anche osservare un viso altrui che esprime un’emozione stimola nell’osservatore i medesimi centri cerebrali che si attivano quando lui stesso presenta una reazione emotiva analoga. Gli individui, pertanto, avrebbero una capacità innata e preprogrammata di internalizzare, incorporare, assimilare, imitare lo stato di un’altra persona. Recentemente alterazioni nel sistema specchio sono state chiamate in causa in particolari patologie dell’intersoggettività come l’autismo: la scarsa capacità dei soggetti autistici di comprensione del significato dei gesti e delle azioni altrui potrebbero dipendere da un ridotto funzionamento di questo tipo di neuroni.