Disturbo da Panico

Quando sale la paura.
“Non mi sono mai sentito così male, è stato terribile, non lo augurerei al mio peggior nemico!” ripeteva Alberto, studente di medicina al primo anno. “Ero in centro con gli amici quando all’improvviso il cuore ha iniziato a battere fortissimo, respiravo male, in un attimo ero tutto sudato e mi sembrava di svenire. Ho pensato di morire, di avere un infarto, avevo paura. Fortunatamente c’era un ospedale lì vicino dove mi hanno fatto subito un elettrocardiogramma e il medico mi ha chiesto se era un periodo stressante, se avevo qualche preoccupazione… e io gli ho risposto che ero nel periodo di esami e che dormivo poco e male. Lui allora mi disse che era meglio fare una consulenza psichiatrica. Mi aveva preso per pazzo, pensai. Non lo volli accettare, e non mi fidai, io ero stato male e ne ero sicuro. Poi ho iniziato una serie di visite specialistiche: lo pneumologo, l’otorinolaringoiatra e persino il gastroenterologo non riscontravano niente di anomalo in me, eppure io continuavo a star male, e per paura di sentirmi male avevo smesso di uscire, anche perché a casa mi sentivo più al sicuro. Incredulo e scettico incontro uno psichiatra che mi convince ad assumere una cura. Dopo qualche settimana stavo già meglio, dormivo bene e mi svegliavo la mattina disteso e riposato, mi sembrava anche di essere più concentrato nello studio. Le crisi non le ho più avute e ho anche ripreso a uscire con gli amici…era proprio panico!”
Gli attacchi di panico sono crisi acute di ansia con sintomi somatici e psichici. Bruscamente possono comparire palpitazioni, tachicardia, sensazione di soffocare, oppressione toracica, tremori, sudorazione, mentre da un punto di vista soggettivo si esperisce la paura di morire, di impazzire o di perdere il controllo. L’attacco si esaurisce nel giro di pochi minuti, solitamente non dura mai più di un’ora anche se in rari casi può perdurare più a lungo (situazioni definite di “Stato Panico”). E’ un disturbo frequente che esordisce in età giovanile (15-35 anni), e colpisce maggiormente le donne. In circa il 70% dei casi si associa all’Agorafobia, cioè la paura e l’evitamento di luoghi o situazioni in cui la persona teme di sentirsi male senza ricevere un aiuto adeguato o potersi allontanare. Solitamente si temono e si evitano mezzi pubblici, la guida dell’auto, i luoghi affollati o chiusi.