Depressione e Disturbo Bipolare

La depressione ed il disturbo bipolare, nei suoi vari sottotipi, sono disturbi dell’umore.
Entrambi possono presentarsi in qualunque età della vita, anche se più comunemente le prime manifestazioni avvengono nella tarda adolescenza-prima età adulta.

In funzione del decorso, i disturbi dell’umore vengono classificati in:
-disturbo unipolare, caratterizzato dalla presenza nel tempo di soli episodi depressivi
-disturbo bipolare, caratterizzato dalla presenza nel tempo di episodi depressivi alternati ad episodi maniacali o di eccitamento

Durante le fasi depressive i sintomi più frequenti sono:
– umore triste, depresso, malinconico
– riduzione degli interessi
– astenia, profonda stanchezza
– crisi di pianto
– difficoltà di concentrazione, attenzione e memoria
– tendenza all’isolamento, a evitare altre persone
– pensieri di autoaccusa, di non sentirsi all’altezza; nei casi più gravi possono comparire pensieri deliranti di rovina, di colpa, di persecuzione
– alterazioni dell’appetito con calo o aumento
– alterazioni del sonno con insonnia o bisogno di dormire di più
– desiderio di morire

“non ho voglia di niente”, “non ho mai combinato nulla di buono”, “mi dimentico tutto”, “starei tutto il giorno a letto”, “non mi interessa più nulla” “mi merito questo per tutto quello che ho fatto” sono alcune delle frasi ricorrenti fra i pazienti depressi.

Durante le fasi maniacali o di eccitamento i sintomi più frequenti sono:
– umore allegro, euforico o particolarmente irritabile
– sentirsi molto importante, grandioso, capace di fare delle cose fino a quel momento sconosciute; nei casi più gravi si può arrivare ad avere idee deliranti di grandezza, persecuzione
– iperattività, difficoltà a stare fermi
– agitazione
– tendenza a sottovalutare il rischio (guida spericolata, rapporti sessuali a rischio)
– riduzione del bisogno di sonno
– pensieri veloci, accelerati
– spese eccessive
– parlare velocemente ed in continuazione
– aumento del consumo delle sostanze di abuso (caffè, sigarette, alcolici ed altre droghe).

“stavo benissimo, potevo fare di tutto”, “non avevo bisogno di dormire e non mi stancavo mai”, “alla fine mi era scomparsa la timidezza che avevo sempre avuto”, “in quel periodo ho comprato casa, la macchina, la moto” sono frasi tipiche che fanno riferimento ad un periodo di eccitamento maniacale.

In alcune occasioni, la sintomatologia delle diverse fasi non è così chiara e florida andando a configurare forme attenuate e sottosoglia; oppure, addirittura, si possono osservare i così detti episodi misti, ovvero episodi nei quali si trovano insieme nello stesso momento sintomi tipici sia della fase depressiva, sia della fase maniacale: umore depresso, ma con agitazione ed irritabilità; pensieri brutti e negativi, ma accelerati. “…Mi sentivo giù, ma come se avessi uno zaino con una bomba sulle spalle”, “…Non riesco a fare nulla, soltanto ho mille pensieri affollati in testa e tutti brutti”

In funzione dell’intensità dei sintomi, il disturbo bipolare si divide in:
– disturbo bipolare di tipo I, caratterizzato dalla presenza nel tempo sia di episodi depressivi che maniacali (anche i pazienti che presentano episodi misti o soltanto episodi maniacali vengono inclusi in questo gruppo).
– disturbo bipolare di tipo II, caratterizzato dall’alternarsi di episodi depressivi ad episodi di eccitazione, ma di intensità attenuata, per cui vengono chiamati episodi ipomaniacali. Questa è sicuramente una categoria sottovalutata e sottodiagnosticata per la difficoltà di riconoscere gli episodi ipomaniacali che possono essere confusi con momenti di accentuata, ma normale felicità, o essere visti come la “conseguenza naturale” all’essere usciti da una fase depressiva. “Ho avuto una fase che facevo più cose del solito, dormivo meno, ma era normale perché durante la depressione non avevo fatto nulla e dovevo recuperare” è una frase che spesso ci sentiamo dire come giustificazione degli episodi ipomaniacali.

Sia il decorso del disturbo che la durata di ogni fase sono variabili; in alcune occasioni si passa da una fase depressiva ad una maniacale o viceversa in modo quasi immediato, in altri casi fra una fase ed un’altra intercorre un periodo più o meno lungo di remissione chiamato “eutimia”. Il decorso è un aspetto chiave da considerare nel trattamento di questi disturbi; la malattia non è il singolo episodio di depressione o di mania/ipomania, ma il susseguirsi dei diversi episodi nell’arco della vita del paziente, perciò lo scopo terapeutico non deve essere quello di trattare il “malessere”acuto, ma quello di “stabilizzare” il più possibile il paziente evitando future ricadute.

Come sempre sarà lo specialista a scegliere volta per volta la terapia più adeguata per il singolo caso.