Abuso o dipendenza da ansiolitici

A partire dalla metà degli anni settanta, una serie di studi ha cominciato a valutare le conseguenze dell’abuso, dell’uso cronico e dei fenomeni di dipendenza e di astinenza indotti dalle benzodiazepine (ansiolitici).

Se l’abuso (uso al di fuori di situazioni terapeutiche o a dosi superiori a quelle prescritte) è un fenomeno relativamente poco frequente, l’utilizzo per tempi prolungati è una pratica molto diffusa.

Le benzodiazepine sono infatti ampiamente prescritte e utilizzate senza prevedere con ragionevole approssimazione la durata del trattamento, nonostante le evidenze biologiche e cliniche che mostrano l’induzione di fenomeni di dipendenza e di astinenza.

L’astinenza si manifesta con ansia, irritabilità, ipersensibilità agli stimoli esterni, aggressività, dolori muscolari, nausea, sensazione di instabilità, sapore metallico fino, nei casi più gravi, a convulsioni.

L’uso cronico di questi composti ancora oggi rappresenta uno dei maggiori errori nel trattamento dei disturbi d’ansia.