Le prime descrizioni si ritrovano addirittura nei papiri egiziani (1900-1600 a.C.) per indicare disagi comportamentali ed emotivi sostenuti dalle migrazioni dell’utero nell’addome. Da allora, nelle diverse epoche storiche, l’isteria è stata considerata prevalentemente un disturbo tipico del sesso femminile, correlata a disfunzioni uterine e sessuali…Oggi gli studi di neuroscienze, con la risonanza magnetica funzionale e le tecniche di visualizazione cerebrale, hanno messo in evidenza come in aree “critiche” del cervello siano presenti alcuni segni di “disfunzione” che potrebbero contribuire alla genesi di questo tipo di quadri sintomatologici.

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